sabato 17 aprile 2010

Gino Strada ..un chirurgo.



Margherita Fina:
sono appena tornata da san giovanni..sono colma di commozione..sentirvi parlare delle vostre vite sacrificate e donate con tanto amore per cercare di arginare i mostruosi effetti di quest'ennesima inutile omicida-suicida guerra mi ha sopraffatta..grazie ad Emergency per esistere e per dare senso a quest'esistenza..e CORAGGIO!!


SALVATORI DA SALVARE

Quanno er monno va ar contrario,
chi fa er bene è ostacolato,
basta trovà un pretesto vario,
va a finir carcerato.

Se er mortaio spara errato,
e t’ammazza li civili,
er testimone va cacciato,
tramando bene tutti i fili.

Se si penza a ‘sti dottori,
che pel mondo van in missione,
pei feriti so’ salvatori,
pe’ chi comanna so’ un bubbone.

E perché la gente parla,
qualcun ha pure ammirazione,
la bontà è mejo arginarla,
e spararla col cannone.

Il chirurgo o il dentista,
per il bene della storia,
deve passà per terrorista,
e il maligno fa baldoria !

( dedicata ai tre operatori di Emergency )
17 aprile 2010





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LA TESTIMONIANZA DI VAURO



L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA



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dalla Stampa di Milano

MASSIMO GRAMELLINI


Sono d’accordo con l’Amato Premier. La mafia italiana è appena la sesta nel mondo (il prossimo anno non parteciperà neanche alla Champions),la sua fama è tutta colpa di «Gomorra».Che in realtà parla di camorra ed è pubblicato dalla casa editrice dell’Amato.
Ma sono quisquilie. Piuttosto: perché fermarsi a Saviano, dico io. Si chiami il ministro fuochista Calderoli e gli si commissioni un bel falò per buttarci dentro altri libri disfattisti.
Comincerei dai «Promessi sposi»:tutti quei bravacci e signorotti arroganti, che agli stranieri suggeriscono l’immagine fasulla di un Paese senza regole, dove la prepotenza e la furbizia prevalgono sul diritto.
E «Il fu Mattia Pascal»? Vogliamo continuare a diffondere la favola negativa dell’uomo che cercaun legittimo impedimento per potersi fare i fatti suoi? Nel fuoco, insieme con «La coscienza di Zeno», un inetto che non riesce nemmeno a liberarsi del vizio del fumo, quanto di più diseducativo per una gioventù che ha bisogno di modelli positivi come il vincitore di «Amici».

Porrei quindi rimedio alla leggerezza sconsiderata del «Gattopardo». «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi».
Hai trovato la formula segreta delpotere e la spiattelli in giro così?
In America nessun romanzo ha mai raccontato la ricetta della Coca-Cola.

Nel fuoco anche Tomasi di Lampedusa: con quel cognome da nobile sarà di sicuro comunista.E poi «Il nome della rosa».Morti e sesso torbido in un monastero. Di questi tempi! Il nome della Rosa è Pantera.
Il resto al rogo. Su con quelle fiamme e linea alla pubblicità.

il silenzio di COSIMO DI NAPOLI

SILENZIO.. Oggi alle 17.22
Forse sarò prevenuto contro il nostro ministro del consiglio perchè per indole naturale sono e mi sento orgogliosamente di animo sinistroide, ma quando sento uscire dalla sua bocca certe affermazioni forti mi viene sempre da pensarci sopra per cercare di capire cosa nascondono...

La crisi? "In Italia non esiste..."
Le escort? "Invenzioni dei giornali..." e poi successivamente "sono fatti personali..."
Mangano? "Dovrebbero santificarlo..."
Le tangenti Mediaset? "Un complotto della sinistra..."
Le accuse contro di me? "Invenzioni della magistratura troglodita e comunista..."
La mafia e la camorra? "Sono famose grazie a chi ne parla..."

Eppure mi sembra che tutte queste "invenzioni" alla fine sono tutte fondate e in molti casi anche provate.
Ma mi domando: perchè quando si toccano alcuni argomenti che possono essere direttamente o indirettamente personali del presidente del consiglio egli debba sempre negare e contestare la buona fede di chi ne parla...
Mi ricorda la frase di qualche amico che ha l'amante che dice: "Se pure tua moglie ti trova a letto con l'amante tu nega anche l'evidenza!"
E mai come in questo caso una frase del genere mi sembra "azzeccata"...

L'ultima uscita ha però un clamore di tipo catastrofico: contestare o addirittura negare l'esistenza delle organizzazioni mafiose... come se tutti i morti della mafia e della camorra e della ndrangheta e della sacra corona unita fossero un'invenzione dei giornali, dei magistrati o peggio ancora della fantasia degli italiani... come se Impastato, Borsellino, Falcone e tanti altri fossero morti per caso...per aver messo un piede su una mina anti-uomo della ex Jugoslavia o per aver fatto un'incidente stradale il sabato sera dopo essere stati in discoteca ed aver bevuto troppo... si, forse ha ragione, tutto quello che è successo a questi uomini è solo la conseguenza di una infame pubblicità fatta a innocue o, peggio ancora, a inesistenti organizzazioni criminali...
La domanda è : "Ma perchè cazzo, questa gente passa la vita a inventarsi cose inesistenti fino a fare in modo che le stesse prendano forma e che le stesse forme facciano del male ai loro inventori?"
Allora cari Falcone e Borsellino voi siete stati talmente stupidi da promuovere pubblicità gratuita a organizzazioni inesistenti o a dargli talmente tanta importanza da fargli acquistare un illimitato potere e di poter poi disporre non solo del potere ma addirittura della vita altrui!!!
Cari Falcone e caro Borsellino, ovunque voi siate siete allora degli emeriti IDIOTI!!!
In fondo il nostro caro presidente con la pubblicità ha creato un regno immenso imprenditoriale e politico, quindi chi più di lui può capirne di pubblicità...

La domanda è: ma caro Saviano, ma tu da dove cazzo ne sei uscito? Perchè hai scritto un libro pubblicato dalla Mondadori di Berlusconi che ti ha reso così famoso e che ti ha procurato un bel pò di soldi da poterti spendere con un pò di donne in compagnia di una scorta che ti stiamo pagando così come paghiamo quella di Berlusconi?
Ma perchè se hai scritto tutte quelle puttanata a te tocca la scorta e a me che sono contro Berlusconi non mi tocca niente? Perchè ti sei voluto complicare la vita dando importanza a fatti inesistenti o irrilevabili che ci appartengono?

Il nostro caro presidente del consiglio ci invita al silenzio o meglio ancora, all'ottimismo...

Forse se avessi il suo tenore di vita anch'io mi sentirei ottimista, tanto anche la crisi più profonda o l'accusa più infame con i miglior avvocati si rivela inutile, anzi in alcuni casi rafforza la figura dell'uomo intraprendente e coraggioso e forse, chissà, suscita anche sentimenti di invidia per i cittadini italiani che possono pensare: "beato lui che se lo può permettere...lui si che è furbo...e mica è fesso?..."
Quante volte mi son sentito queste frasi da persone che inneggiano all'uomo politico e imprenditoriale come forma di invidiabile potere, come punto di arrivo a cui tutti possono aspirare...
In fondo è stato furbo: Craxi, Dell'Utri, Mangano, tangenti, fondi neri... e se ci fosse anche qualche omicidio, beh a lui sarebbe perdonato, in fondo l'ha fatto perchè è migliore degli altri e per poter arrivare ai poteri più alti... e mica è fesso?
Non è il suo parlare ed il suo agire che mi preoccupa, ma l'esaltazione degli italiani dell'uomo furbo e onnipotente..del dio in terra...dell'esempio di vita.
Sono queste le cose che ci distraggono dalla realtà, che ci mettono gli uni contro gli altri, della serie "morte tua, vita mia"... è l'esempio che mi impaurisce e il messaggio che esso promuove.
E' la stessa atmosfera creata negli anni 30 da un uomo che il popolo ha visto come un messia...la folla inneggiava, con il risultato di uccidersi gli uni con gli altri...fratelli contro fratelli...

Allora cambiamo i nostri valori della vita: non più moglie fedele ma, dimostriamo di essere uomini, puttane a volontà per tutti!!
Non più rispetto per gli altri e per le regole ma malignità e furbizia!!
Non più lavoro onesto ma lavoro nero ed evasione!!
Non più testimoni delle vittime della camorra ma silenzio ed omertà!!

E se vediamo qualcuno che ammazza o estorce un nostro fratello...non facciamogli pubblicità, potrebbe renderlo importante al punto tale che potrebbe essere arrestato da qualche magistrato, casomai anche troglodita e di sinistra...


venerdì 16 aprile 2010

le malefatte di quello........

di Michele Molisso

Negli ultimi 15 anni abbiamo ascoltato lo stesso disco, ripetuto in continuazione, ma era sempre dello stesso autore, altri autori non pervenuti, o meglio non trasmessi.
Ecco cosa diceva e dice il disco:
toghe rosse, pericolo comunista, la Rai è controllata dalla sinistra, il governo del fare, il partito dell’amore, meno tasse per tutti, ecc.
Le persone informate, in buona fede, non hanno creduto e non credono a simili aberrazioni della realtà, ma il punto dolente è che, a forza di far sentire sempre lo stesso disco, anche qualcuno in buona fede poco informato finisce per crederci a simili aberrazioni.
Cercherò di spiegare punto per punto le aberrazioni messe in atto allo scopo unico di mistificare. Innanzitutto, col termine “toghe rosse” si è voluta indicare la presunta esistenza di una persecuzione politico-giudiziaria nei confronti di Berlusconi; è una balla perché innanzitutto i guai giudiziari di Berlusconi sono iniziati prima del suo ingresso in politica, come quello in cui fu provata nel 1989 la colpevolezza amnistiata per falsa testimonianza in merito all’iscrizione alla loggia massonica P2. Ma, per assurdo, ammesso che contro Berlusconi ci sia stata una persecuzione giudiziaria, i processi si fanno sulla base di prove. Solo quando le prove erano insufficienti non c'è stato un intervento legislativo da parte di Berlusconi, interventi che in altri casi hanno ottenuto di: rinviare processi attraverso legittimo impedimento, legittimo sospetto, lodo Schifani e Alfano incostituzionali; bloccare l'acquisizione di prove con la legge sulle rogatorie; depenalizzare i reati commessi come il falso in bilancio; arrivare alla prescrizione riducendone i termini. Il magistrato che fa con diligenza il suo lavoro viene considerato comunque un persecutore mosso da fini politici se si occupa di Berlusconi, lo stesso vale per il giudice che gli dà torto e non importa se quello stesso giudice, che ha condannato Mills in appello, nel processo Sme aveva emesso una sentenza favorevole a Berlusconi.
Abbiamo assistito in passato a intere campagne elettorali condotte da Berlusconi con messaggio mediatico principale che indicava di impedire che pericolosi comunisti potessero arrivare al potere. La vittoria del centrosinistra nel ’96 e nel 2006 ha platealmente smentito che ci fosse un simile pericolo; allora perché ha agitato lo spettro del comunismo che già nel ’96 appariva anacronistico? Non era più credibile usare l’arma della denigrazione dell’avversario con accuse più fondate?
La spiegazione della scelta nel radicalizzare lo scontro sull’anticomunismo trova fondamento nel plagio anticomunista che era stato fatto già negli anni della prima repubblica quando si sono uniti sotto la bandiera dell’anticomunismo il clero, i postfascisti e i partiti della coalizione di governo, quindi esisteva la possibilità di contare su quella vecchia coalizione anticomunista. La disputa ideologica era un buon argomento per nascondere la realtà relativa alla gestione del potere in un sistema clientelare, di collusioni con ambienti della massoneria e della criminalità organizzata. Inoltre, nell’attuale contesto socio-politico e ed economico dell’Europa, ciò che allarma è tutt’altro che il comunismo, bensì la presenza di governanti che assumono atteggiamento da despota o che non rispettano la carta dei diritti fondamentali riconosciuti nelle moderne democrazie. L’anomalia più grossa ed evidente della democrazia in Italia è nella figura di un imprenditore, plurindagato e pluriprocessato, proprietario della quasi totalità dell’emittenza radio-televisiva privata. Questo soggetto incarna un colossale conflitto di interessi politico, imprenditoriale, giudiziario, che è unico al mondo, se si eccettuano i casi di pochi paesi in cui chi governa non è eletto dal popolo. Quindi la democrazia in Europa non è certo minacciata dalla presenza dei comunisti, bensì da persone come Silvio Berlusconi, mal viste dagli osservatori stranieri, in quanto la sua carica di capo del governo è incompatibile con la sua figura imprenditoriale e di persona da un curriculum giudiziario per niente pulito. E’ lo stesso Berlusconi una minaccia per i principi fondanti dello stato di diritto e della costituzione; ne sono un esempio di questa minaccia: il ricorso a leggi dichiarate incostituzionali e i continui attacchi all'informazione libera, alla magistratura, alla corte costituzionale, al presidente della repubblica, portati avanti attraverso un disegno piduista per il controllo totale dei mezzi di informazione, per attentare all'indipendenza e autonomia della magistratura, per ridurre il parlamento ad organo di ratifica del potere esecutivo.
Dunque, Berlusconi sta attentando ai principi fondanti dello stato di diritto e della costituzione oltre a fare leggi a favore dei più potenti, ricchi e corrotti, leggi per curare i suoi interessi aziendali, per risolvere i suoi problemi giudiziari, senza preoccuparsi dei precari, dei disoccupati, delle famiglie più povere; ma tutto ciò non basta a togliere la pessima fama sotto l'aspetto etico-morale, allora la controinformazione piduista di regime sta cercando di ribaltare la realtà dei fatti.
Controinformazione messa in atto attraverso il bombardamento mediatico delle tv Mediaset di sua proprietà e con la complicità di diversi direttori di testate giornalistiche del servizio pubblico, che stanno facendo informazione distorta e manipolata a favore di Berlusconi e non contro di lui che, muovendo accuse false, si lamenta dell'opposto.
Infatti, le pressioni su Anno Zero, programma di approfondimento politico più seguito, e la mancanza di pluralismo e rispetto della par condicio avutasi nei Tg Mediaset e Rai, escluso il Tg3, confermano la fondatezza dell'allarme lanciato da Freedom House sulla situazione italiana della libertà di stampa e della libera manifestazione del pensiero:
da intercettazioni telefoniche condotte dalla procura di Trani, legate a un'inchiesta su carte di credito e tassi di usura, risulta che Berlusconi, nel tentativo di mettere il bavaglio ad Annozero, ha fatto pressioni su Giancarlo Innocenzi, membro dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con inviti molto espliciti a chiudere il programma;
nell’ambito della stessa inchiesta della procura di Trani, risulta da un’altra intercettazione che il direttore del Tg1 Minzolini ha promesso a Berlusconi di intervenire con editoriali per screditare Spatuzza e alcuni magistrati;
al Tg1 è in corso una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato un documento di sostegno al loro direttore Minzolini: dopo il caporedattore Massimo De Strobel, Minzolini ha annunciato al comitato di redazione che sono stati sollevati dal loro incarico di conduttore del Tg1 Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso, tutti professionisti che hanno contribuito a scrivere la storia di quella che un tempo è stata la più importante testata televisiva;
la manifestazione di sabato 20 marzo 2010 a Milano in ricordo delle vittime delle mafie è stata oscurata dal Tg1 che ha ignorato così in modo offensivo e grottesco un grande corteo di 150.000 persone;la notizia dell'indagine su Cicchitto (capogruppo del PDL alla Camera dei deputati) non è stata data da Tg1, Tg2 e i Tg Mediaset, nel monopolio informativo di Rai-Set l'unico che non ha censurato la notizia è stato il Tg3 e per questo pesantemente attaccato dall'imbavagliatore che non accetta la diffusione di notizie a lui scomode;
Minzolini, direttore del Tg1, ha considerato l'inchiesta di Bari, una delle più importanti, una non notizia;
il Tg1 ha dato la notizia della prescrizione di Mills, ritenuto colpevole in cassazione, come assoluzione, senza neppure preoccuparsi di correggere l’errore;
le proteste dei terremotati abruzzesi, dei precari della scuola licenziati e degli operai delle aziende a rischio chiusura sono state ripetutamente oscurate da Tg1, Tg2 e dai Tg Mediaset;
pochissimo spazio alle spiegazioni sul caso di corruzione nella vicenda Mills ma ampio spazio alle accuse di Berlusconi ai giudici che fanno semplicemente il loro lavoro senza subire interferenze;
le parole di Veronica Lario più gravi ("non sta bene", "non posso stare con uno che frequenta minorenni") non sono state citate nei suddetti Tg.
Sulla sentenza della Cassazione, che ha dichiarato legittima l'ordinanza di arresto per Nicola Cosentino, da segnalare l’ennesima censura del Tg1 di Minzolini, sempre di più al servizio del padrone premier con i suoi editoriali faziosi in cui riporta opinioni personali di parte che non trovano un reale riscontro oggettivo.

Il governo Berlusconi si è dimostrato il governo del fare solo per se stessi, ma la propaganda filoberlusconiana di regime sta facendo credere che questo governo ha prodotto buoni risultati, superando l’invidia e l’odio degli altri. Hanno così coniato il termine “partito dell’amore”, dicendo che l’amore vince sull’odio; ma quale amore? A parte quello a pagamento, parlare di amore per Berlusconi è davvero un ossimoro; per chi ha la memoria corta, è giusto ricordare solo alcune esternazioni, violente, irresponsabili, volgari e offensive di Berlusconi da quando è in politica:

-- “Bossi parla come un ubriaco da bar” (Berlusconi, 17-8-94).
-- D’Alema è un “un comunista che fa opposizione a carte truccate” (10-9-94).
-- Buttiglione è un “mentecatto doppiogiochista” (Berlusconi, 18-12-94).
-- Bossi è un “ladro di voti, ricettatore, truffatore, traditore, speculatore: doppia, tripla, quadrupla personalità” (Berlusconi, 21-12-94).
-- Buttiglione è un “complice di Bossi che vuole consegnare l’Italia ai comunisti” (Berlusconi, 26-12-94).
-- “Il presidente Scalfaro è un serpente, un traditore, un golpista” (Berlusconi, La Stampa, 16/1/95).
-- Prodi è una “foglia di fico” (Berlusconi, 6-2 e 13-6-95).
-- "Prodi? Un leader d’accatto (Berlusconi, 22/2/95).
-- Bossi è un “dissociato mentale, sfasciacarrozze” (Berlusconi, 25-2-95).
-- Scalfaro è un “imbroglione” (Berlusconi, 28-3-95).
-- Prodi è un “utile idiota” secondo la “tecnica di Stalin e di Lenin” (Berlusconi, 14-4-95).
-- Prodi è un “candidato in vitro, di facciata, specchietto per le allodole” (Berlusconi, 29-4-95).
-- Prodi è un “dinosauro di De Mita” (Berlusconi, 11-6-95).
-- Prodi è un “burattino di D’Alema” (Berlusconi, 3-9-95).
-- "Veltroni è un coglione" (Berlusconi, 3/9/95).
-- Di Pietro è un “maestro d’inquisizione, di estorsione della verità” (Berlusconi, 9-10-95).
-- Di Pietro è “fuori di testa come Gelli” (Berlusconi, 16-1-96).
-- “In tutti i settori ci possono essere corpi deviati. Io ho una grandissima stima per la magistratura, ma ci sono toghe che operano per fini politici. Sono come la banda della Uno bianca” (Berlusconi, 14/5/96.).
-- "La Bindi e Prodi sono come i ladri di Pisa: litigano di giorno per rubare di notte" (Berlusconi, 29/9/96).
-- Di Pietro “dovrebbe stare nelle patrie galere da tempo” (Berlusconi, 5-11-96).
-- “Se i comunisti prendessero l’Italia, non ci sarebbe libertà. Non sono ancora democratici. Hanno un’attrazione fatale per i dittatori: Pol Pot, Milosevic, Castro, Saddam Hussein”, ergo “non bisogna consentirgli di andare al potere”. Anche perché “i Ds sono un esercito di mercenari, di opportunisti, di profittatori della cosa pubblica” (Berlusconi, 19-1-2000).
-- "Veltroni è un miserabile" (Berlusconi, 4/4/2000).
-- “Il centrosinistra? Mentecatti, miserabili alla canna del gas” (Berlusconi, 4/4/2000).
-- "Giuliano Amato, l’utile idiota che siede a Palazzo Chigi" (Berlusconi, 21/4/2000).
-- “Quelli della sinistra sono mercenari, mercenari! Non gli importa per quale cosa, ideale o bandiera si battono: gli importa solo di fare la guerra al nemico che oggi individuano nel sottoscritto!” (Berlusconi, 24-8-2000).
-- “Ma vaffanculo!” (Berlusconi, accompagnando l’insulto con un gesto della mano, mentre il presidente emerito Scalfaro denuncia in Senato il «servilismo» della politica estera del suo governo nei confronti degli Usa sull’Iraq, 27/9/2002).
-- "Signor Schulz, so che in Italia c’è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò" (inaugurando la presidenza italiana dell’Unione europea e rispondendo a una domanda del capogruppo socialdemocratico, il tedesco Martin Schulz, sul conflitto d’interessi, 2 luglio 2003).
-- “Lei ha una bella faccia da stronza!” (alla signora riminese Anna Galli, che lo contestava, 24/7/ 2003).
-- “I giudici sono matti, antropologicamente diversi dal resto della razza umana… Se fai quel mestiere, devi essere affetto da turbe psichiche” (Berlusconi, 10/9 2003).
-- Quelli della sinistra “non hanno mai lavorato, non sanno cos’è un’azienda. Ma hanno casa al mare, in città e ai monti, e poi la barca. Soldi rubati!” (Berlusconi, 19-2-2004).
-- Rivolto a Follini: “Mi hai rotto i coglioni. Ora a Mediaset nessuno ti attacca. Ma, se continui così, te ne accorgerai. Vedrai come ti tratteranno le mie tv” (Berlusconi, 11-7-2004).
-- "Sono in politica perché il Bene prevalga sul Male. Se la sinistra andasse al governo l’esito sarebbe questo: miseria, terrore, morte. Così come avviene ovunque governi il comunismo (Berlusconi, 17/1/2005).
-- “Non credo che gli elettori siano così stupidi da affidarsi a gente come D’Alema e Fassino, a chi ha una complicità morale con chi ha fatto i più gravi crimini come il compagno Pol Pot” (Berlusconi, 14 dicembre 2005).
-- “Tu non ti puoi permettere, tu sei un coglione!” (Berlusconi sceso dall’auto si è avvicinato con foga a un giovane che ha urlato contro l’auto blu su cui viaggiava Berlusconi: ‘Evviva Vittorio Mangano!’- Genova, 21 marzo 2006).
-- "Ho troppa stima dell’intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse" (discorso di Berlusconi davanti alla Confcommercio il 4/4/2006).
-- "Di Pietro si è laureato grazie ai servizi segreti, perchè non è possibile che uno che parla così l'italiano abbia potuto superare gli esami"; "a Montenero di Bisaccia nessuno sapeva che si stava laureando, nemmeno i suoi genitori" (Berlusconi, 26-3-2008).
-- “la signora Rosi Bindi è sempre più bella che intelligente” (Berlusconi, Porta a Porta del 08/10/2009).

E per finire ecco il “capolavoro” del governo che invece di diminuire le tasse, come falsamente propagandato, le sta aumentando:
è stata introdotta la “Tassa Sky” ai quasi 5 milioni di abbonati Sky raddoppiandogli l’Iva sull’abbonamento.
Con l'emendamento n. 2.1385 alla Finanziaria per il 2010, il governo ha riscritto buona parte degli articoli del Testo unico delle spese di giustizia (dlgs 115/2002) e aumentato il costo della giustizia per molte cause, ad esempio 38 euro in più per ogni ricorso al giudice di pace per multa.
Questo governo ha eliminato numerose detrazioni fiscali, tra le quali: la detrazione del 55% per le ristrutturazioni edilizie finalizzate al risparmio energetico; la detrazione del 19% per gli acquisti di abbonamenti ai trasporti pubblici locali; la detrazione del 19% per le spese di aggiornamento degli insegnanti. Inoltre non è stato restituito il fiscal drag degli ultimi due anni e sono stati svuotati, mediante il click day, i crediti di imposta per ricerca e innovazione, e per gli investimenti nel Mezzogiorno.
Ha esteso a tutti i prodotti elettronici dotati di memoria il cosiddetto “equo compenso”, somma che i produttori di beni tecnologici devono versare a Siae, a “compenso” della copia privata che l’utente può fare utilizzando i supporti di memoria.



e per informarvi bene leggete il fatto!!!!

LA MIE PRIME NOTE SU FACEBOOK

GENNAIO 2009

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Quando sei nato, stavi

piangendo e tutti intorno

a te sorridevano.

Vivi la tua vita

in modo che quando

morirai, tu sia

l’unico che sorride

e ognuno intorno a te piange.





e adesso aspettate che li ammazzino...........

17.04.2010 01:10 di Marco Travaglio

È struggente, quasi commovente, la gara di solidarietà avviata dagli house organ del Partito dell’Amore per i tre volontari italiani di Emergency arrestati-sequestrati in Afghanistan. L’altroieri il Giornale, per non esporli troppo, titolava a tutta prima pagina: “Terroristi, vittime o pirla”.

Sommario: “A furia di giocare col fuoco talebano, gli uomini di Emergency si sono scottati. Forse stanno coi banditi, forse subiscono una rappresaglia. Ma che ci facevano le armi nel loro ospedale?”. Il soave epiteto “pirla” per tre italiani buttati in qualche cella buia di qualche carcere speciale non è una novità, per il Partito dell’Amore in versione cartacea: era già stato utilizzato da Libero (direttore Feltri) nel 2003 per abbracciare idealmente il giornalista Enzo Baldoni rapito in Iraq e dunque definito “un pirlacchione”, un perdigiorno a caccia d’emozioni da Camel Trophy, sotto il simpatico titolo “Vacanze intelligenti” (l’autore della gaia trovata era Renato Farina, in arte Betulla, spia del Sismi). L’idea che quelli di Emergency siano solo dei medici che, rischiando la pelle senza nulla in cambio, ricuciono arti amputati dalla sporca guerra scatenata dall’Occidente contro uno Stato sovrano, non sfiora nemmeno il quotidiano di Littorio Feltri: in un amorevole ritratto firmato da Giancarlo Perna (lo stesso che vent’anni fa ribattezzò soavemente “Capo inetto” un santo laico come il giudice Antonino Caponnetto, che si era offerto volontario per sostituire a Palermo Rocco Chinnici appena ammazzato dalla mafia), Gino Strada viene dipinto come un “ideologo ributtante” che “è diventato chirurgo d’urgenza per dedicarsi ai teatri bellici”. Dinanzi a tanto amore, chiunque si sarebbe arreso. Invece Libero, anzi Occupato, ha tentato di scavalcare il Geniale e ce l’ha fatta. Secondo il quotidiano di Maurizio Belpietro, già organo del Partito monarchico a spese dei contribuenti, la colpa dell’arresto-sequestro dei tre italiani è di Strada che, “comportandosi da fiancheggiatore ideologico dei terroristi, mette in pericolo i suoi collaboratori”. Uno che sabato “va in piazza sulla pelle dei tre” e così “rischia di complicare la situazione”. Insomma il fellone li vuole proprio morti. E dire che gli basterebbe lasciar fare ai ministri Frattini Dry e Ignazio La Rissa. Il primo, con riflessi da bradipo, annuncia che prima o poi manderà una lettera a Karzai. Il secondo dipinge gli arrestati come possibili terroristi “infiltrati” in Emergency e ha in mente un rimedio risolutivo per farli liberare: Strada “prenda le distanze da loro”, così li impiccano subito e non se ne parla più. A questo punto, per completare l’opera, scende in campo la madrina del Partito dell’Amore: Maria Giovanna Maglie, di cui s’ignorano le opere ma non le note spese. Indossa l’elmetto, infila la mimetica, monta sul tank ed esplode su Libero una raffica di colpi di bazooka in forma di articolo. Il risultato è una prosa di rara delicatezza, in cui si ipotizza che i tre volontari nelle mani della polizia afghana siano “semplicemente dei ragazzotti un po’ coglioni, scusate volevo dire ingenui”. “Tre poveracci”, per dirla in dolce stilnovo, subornati da quel “profittatore” di Strada, “furbo a fregare gli altri pro domo sua”, infatti “in queste ore si agita scompostamente” invece di aspettare in poltrona l’esecuzione dei suoi amici. Monna Maglie elenca alcune dichiarazioni di Strada contro le guerre, senz’accorgersi, poveretta, di darsi il bazooka sui piedi, perché esse dimostrano l’imparzialità di Strada fra guerre targate centrosinistra (Kosovo: Clinton-D’Alema) e centrodestra (Afghanistan e Iraq: B&B). Il titolo dell’articolo parla da solo: “Gli italiani in carcere in Afghanistan: Emergency nei guai per i deliri di Strada”. Ecco, siccome Strada ha idee che non garbano a Karzai, e dunque alla signora Maglie, allora gliene arrestano tre alla volta. E’ la democrazia da esportazione, l’amore che vince sull’odio. A Kabul come a Roma.

giovedì 15 aprile 2010

il paradosso

....IL PARADOSSO DEL NOSTRO TEMPOCondividi
Oggi alle 16.53
(Mi trovo fra gli Appunti questa nota di cui non ricordo l' autore.Conservata perchè interessante ne faccio parteciipi gli amici di fb)

Il paradosso del nostro tempo nella storia è che abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo.
Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno giudizio, più esperienza, e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere.
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci e ci arrabbiamo, facciamo le ore piccole e ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV e preghiamo di rado.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.
Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.
Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima.
Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi.
Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computer più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni.
Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi trasparenti e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti, al calmarti, all'ucciderti.
E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino.

Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri, o di cancellarle.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perchè quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco.
Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perchè non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire "ti amo" a chi ami, ma soprattutto pensalo.
Un bacio e un abbraccio possono curare ferite nel profondo dell'anima.
Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.
E RICORDA SEMPRE: la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro

Non è creato da me, ma nonostante crediamo di aver sempre raggiunto dei livelli spirituali superiori a chi sa chi, è sempre consono ad ogni persona ritornarci sopra e di pensare alla vita che ci circonda.
Un abbraccio terreno.